Voglio condividere con voi lettori una piccola chicca che custodisco nel mio cuore (e nel cassetto del mio comodino, per la verità) accadutami oramai più di un decennio or sono. Immaginatevi la scena: una ragazza di 17 anni che scrive una mail al suo giornalista preferito dopo aver letto uno dei suoi libri. Il giornalista in questione è Corrado Augias e il libro è “I segreti di Parigi”. Sono rimasta folgorata da quella lettura ed il mio modo di vedere le città che visito mi deriva, per larga parte, da quella fortunata mail e dalla risposta che ne ho ottenuto. Forse l’esistenza di questo stesso travel blog sarebbe venuta a mancare senza una risposta come quella. Spesso rileggo con piacere quelle poche righe che il grande Augias mi ha dedicato e, se devo dire la verità, servono a rinfrancarmi in periodi in cui il mio morale va a terra (capita, credetemi, capita…l’ultima è l’epiteto, se così si può definire, di «“ragazza“» a me riferitosi…con le VIRGOLETTE, ragazzi, con le VIRGOLETTE! Non sapevo di fare parte di una specie aliena). Ecco, Augias e quello che ha scritto servono a ricordami che, forse, qualcosa da raccontare ce l’ho anche io.
Copio qui sotto il testo della mail e la risposta.
Egregio Dott. Augias,
le scrivo questo messaggio per esprimere tutto il mio apprezzamento per il suo volume “I segreti di Parigi”, mi ha fatto compagnia e da guida nel soggiorno in questa capitale durante le mie vacanze. Ho sempre amato Parigi per i suoi monumenti e per la sensazione di città a misura d’uomo che mi ha sempre dato. Nonostante la mia età (ho 17 anni) questa è la terza volta che visito Parigi, ma solo questa volta ne ho potuto apprezzare certi scorci e certi aspetti storici dei monumenti con uno sguardo nuovo dando alla mia visita quello spessore di cui lei parla nella prefazione del libro. Ho particolarmente apprezzato i suoi consigli sulla visita di Montmartre (Andrè Antoine, il pittore Utrillo) e sul cimitero del Pere-LaChaise (Victor Noir, Modigliani, Abelardo ed Eloisa, il muro della fucilazione dei membri della Comune) e mi hanno molto toccato, dal punto di vista umano, i capitoli su Robespierre e Maria Antonietta.
Durante la mia visita ho scoperto anch’io un piccolo “segreto”: la casa dell’ alchimista Nicolas Flamel al n° 51 di rue de Montmorency nel Quartiere del Tempio, di cui si hanno riferimenti nell’ormai celebre saga di Harry Potter.
Ringraziandola ancora La saluto e per eventuali risposte la prego di far riferimento all’indirizzo e-mail: etc etc…
E la risposta:
gentile bianca, le dirò come stanno le cose: quel libro su parigi ha avuto molti elogi e ha anche venduto bene. della sua lettera, intendo di ciò che la sua lettera rivela, mi colpiscono però oltre alla sincerità dell’apprezzamento, di cui la ringrazio, lo spirito d’iniziativa di cui dà prova. lei ha acquistato il libro, lo ha letto (le due cose non vanno sempre insieme), lo ha ‘applicato’ a parigi, è riuscita pure a scoprire un ‘segreto’ nuovo
— facile profezia: se continuerà con questo spirito vedo molte buone cose nel suo futuro –
cordialmente. corrado augias
Ho dato una scorsa alla lettera anche ora per una mera questione di allineamento, paragrafi etc per il blog…ed ho i brividi. Forse forse…se continuerò con questo spirito ci saranno molte buone cose nel mio futuro.
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