Praga

Memories

5 giorni

Hotel

Praga

Hotel Julian
Elišky Peškové 197/11, 150 00
Praha 5, Repubblica Ceca

Se Parigi è la città dell’amore Praga è la città magica per eccellenza!

Praga è un incantesimo, una “Città Magica” posata al centro dell’Europa. Ed è una leggenda essa stessa: il nome stesso (Praha) “soglia” ricorda la fondazione della città voluta dalla principessa Libuše, una donna saggia e di grande bellezza alla quale sono attribuiti misteriosi poteri magici. Le leggende si susseguono: la più famosa è quella del Rabbino Loew e del suo Golem, mostro terribile di argilla creato per difendere gli ebrei di Praga dalle persecuzioni, la leggenda delle statue del Ponte Carlo e dei Bambini di Kampa…

Alloggiavo all’ Hotel Julian…un’oasi di pace…Se adorate i colori pastello è l’hotel che fa per voi…mura e lenzuola delle camere di un bel rosa pesco…Spettacolare! E’ un po’ lontano dal centro ma la passeggiata che si fa merita il tragitto…si costeggia la Moldava, un bel parco e si vedono scorci come questo:

083 072Ma partiamo dal posto più alto di Praga, il Castello di Praga, onnipresente in Kafka è ricco di storia e la visita è non raccomandabile…di più! Potete farvi l’intero viaggio per arrivare in cima a piedi (Via Nerudova) oppure prendere il tram 22 e scendere a Belveder o Pražský Hrad o Pohořelec. Consiglio: andate su con il tram e scendete poi a piedi appena visitato il Vicolo d’Oro (è compreso nel biglietto di ingresso). Non vi scrivo ulteriori cose tanto è tutto sulla guida però mi raccomando vedete bene nell’Ala Ludovico della Sala avvenne la famosa “Defenestrazione di Praga” (1618) che diede inizio alla “Guerra dei Trent’Anni”. Mi sono convinta che la storia è dovunque!

NpTC: la cosa comica è che non fu l’unica defenestrazione a cui Praga assistette. Ce ne fu una anche il 30 luglio 1419 che consistette nell’uccisione di sette membri dell’ostile consiglio cittadino da parte di una folla di radicali cechi hussiti; nel 1483 (più o meno per lo stesso motivo di cui sopra ma al contrario); questa del 1618 e quella del 1948.

Sempre all’interno del borgo del castello è d’obbligo la visita alla Cattedrale di San Vito!

Sia chiaro…Praga è un continuo andare e venire sui ponti che collegano le due estremità della città. Come ogni città che si rispetti, infatti, è attraversata da un fiume, in questo caso la Moldava.

E il ponte per eccellenza è il Ponte Carlo. Ponte che unisce il quartiere della città vecchia con Mala Strana (solo il nome evoca ricordi magici!). Il ponte fu costruito alla metà del 14° secolo al posto di un altro ponte che era stato spazzato via da una piena della Moldava alcuni anni prima.

NpTC: Questo quello che si legge sulle guide. Ora ecco le leggende:

1) La prima leggenda racconta che Carlo IV ha voluto che la prima pietra del ponte fosse posata il 9 luglio del 1537 alle 5 e 31 in modo che la data di inizio dei lavori creasse la sequenza 1-3-5-7-9-7-5-3-1.

2) La seconda leggenda racconta che per costruire un ponte solide e capace di resistere alle piene violente della Moldava, le pietre siano state unite aggiungendo anche i tuorli di migliaia di uova fatte arrivare da tutto il regno. Recenti prove di laboratorio hanno confermato la presenza dell’uovo e di altri elementi organici all’interno del ponte.

3) La terza leggenda, la più affascinante, racconta che di notte, quando la folla dei turisti e dei venditori finalmente si ritira, le statue si animino e, soprattutto, amino farlo quando sulla vicina Isola di Kampa nasce un bambino.

Carino, no? E magico…

Mi raccomando quando passate di fronte alla statua di Giovanni Népomucène che fu sacerdote a Praga sotto il regno di Venceslao IV toccate la croce in oro che segna il posto da cui San Giovanni Népomucène precipitò nelle acque ed esprimete un desiderio! Di solito si avvera…

Vista la parte accademica potete pure cominciare a fare dei giretti nel centro della città…e la Piazza della Città Vecchia è il posto che fa per voi…luogo che, da sempre, è stato e continua ad essere il centro della vita della città. A Pasqua e a Natale ci fanno i mercatini. Va assolutamente visto: il monumento di Jan Hus, presso la Casa alla Campana di Pietra, Týnský Chrám e l’ orologio astronomico (andate lì allo scoccare delle ore. Vedrete lo spettacolo delle statuine dell’orologio che si muovono e un carinissimo banditore che dalla torretta suona la tromba! Se volete altre informazioni Wikipedia fa per voi!). Notato niente di strano? La chiesa è totalmente coperta dalle case…non sono magnificienti come noi. Ed è un bene! Superando la Torre del Ponte Carlo praticamente già siete in zona…seguite la massa di turisti che si immettono in Karlova oppure seguite le buste dell’Hard Rock Cafè (è proprio al centro della città!). 016Se volete mangiare e fare una sosta propongo il ristorante Hotel U Kocku (è un hotel ma c’è anche un ottimo ristorante- Karlova 147/44) subito prima del teatrino delle marionette.

NpTC: se andate a Praga in inverno e avete freddo potete sempre andarvi a scaldare nella Chiesa di San Salvatore. Ho assistito lì alla messa della notte di Pasqua. Bellissima e con i cuscini delle panche riscaldate!

Superato il ponte e dirigendovi verso sinistra vi inoltrerete nel quartiere ebraico che ha, come punto di forza, il suo cimitero. E’ da visitare assolutamente…dopo la lettura della leggenda del Golem e del rabbino Loew…

053 031“Nel 1500 viveva a Praga un rabbino molto saggio, chiamato Jehuda Low ben Bezalel. Questo rabbino era un grandissimo conoscitore dei segreti delle antiche scritture ebraiche e si intendeva anche di alchimia e magia.

Dato che in quel periodo gli ebrei erano perseguitati ed odiati (e questa, ahimè non era né la prima né l’ultima volta) dalla popolazione praghese, il rabbino Low pregava Dio affinché lo aiutasse a proteggere il suo popolo.

Una notte un angelo fece la sua visita al rabbino e gli disse di creare dall’argilla un Golem, una creatura in grado di aiutare gli ebrei.

Risvegliatosi dal sogno e chiamati a sé i suoi più fedeli discepoli, il rabbino andò a procurarsi una gran quantità di argilla e la modellò dandogli sembianze umane. Infine scrisse sulla fronte della creatura la parola EMETH, che in ebraico significa verità e quindi Dio, e il Golem prese vita, pronto ad ubbidire agli ordini del rabbino.

I compiti del Golem furono sostanzialmente due: proteggere il popolo ebreo dai nemici e aiutarlo nei lavori quotidiani, data la sua immensa forza. Ogni venerdì sera, il rabbino Low cancellava la lettera E dalla fronte del Golem ed esso cadeva inanimato a terra. METH in ebraico significa infatti morte.

Ben presto il Golem divenne un amico di tutti gli ebrei e tutti erano felici di vederlo girare tra le loro strade e nelle loro case.

Un venerdì sera però, il rabbino si dimenticò di cancellare la E dalla fronte del Golem. Il giorno seguente, mentre era intento ad iniziare le celebrazioni in Sinagoga, alcuni ebrei entrarono nel tempio gridando che il Golem stava distruggendo tutto ciò che incontrava, uccidendo persone ed animali. Il rabbino si precipitò fuori alla ricerca della creatura e, una volta trovata, non senza difficoltà riuscì a cancellare la lettere E dalla fronte del Golem.

Quella volta però, dopo aver visto di quali azioni era stato capace la creatura, decise di non rianimarla più, ma la rinchiuse, priva di vita, nella soffitta della sinagoga Staronova, dove si dice che riposi ancora oggi.” (si ringrazia questo sito per il testo!)

035La tomba più importante è senza dubbio quella del leggendario Rabbino Loew da sempre associata alla leggenda del Golem di Praga. Secondo questa leggenda il Golem è una creatura di fango creata dal Rabbino Loew per difendere gli ebrei del ghetto dalle persecuzioni. Il Golem è una figura che potevano creare solo i rabbini che conoscevano l’arte magica e usando le stesse tecniche che Dio aveva creato per creare Adamo. Il Golem di Praga è un essere molto forte, ubbidiente ma privo di anima, che poteva essere usato per lavori pesanti o per difesa degli ebrei perseguitati.

La statua del rabbino si trova davanti al municipio e mai nessuno, nazisti, sovietici, graffitari e neanche i piccioni si permettono di sporcarla. Si racconta anche che la tomba del rabbino resti pulita e immacolata, nonostante nessuno la pulisca da secoli. Tra le crepe potrete notare i biglietti con richieste di ogni genere lasciate dalle persone in visita al cimitero di Praga.

PS: non ve la prendete se la biglietteria è posta nettamente più in basso del livello di galleggiamento di un comune mortale…se vuoi fare il biglietto ti devi inchinare!

PPS: anche qui arrivate presto sennò la fila è lunghissima…e non pensate di fare le foto all’interno del cimitero perchè sono proibite!

016Presumo che vi sia presa fame! Io sono andata a Praga per Pasqua e devo dire che i mercatini mangerecci mi hanno aiutato…Però se volete prendere qualcosa di veramente buono consiglio il trdelník!!! L”impasto è una sorta di pane dolce che prima della cottura viene modellato come un lungo filoncino di raggio circa 1 centimetro e arrotolato attorno ad un bastone metallico. Successivamente il composto attorno al bastone viene abbondantemente cosparso di zucchero e cannella. Il bastone viene poi messo a cuocere. A cottura ultimata, lo zucchero si è sciolto dorando il trdlo e creando una colorita e croccante patina sul dolce. E’ SPETTACOLARE!!! Buon appetito!!! 🙂

Rifocillati a dovere passiamo alla visita…Si…lo so…sono fissata con le chiese ma la Chiesa del Bambin Gesù merita! E’ meta di fedeli ed anche di turisti e dovete ricercarla nella chiesa di S.Maria della Vittoria a Mala Strana (Karmelitská 385/9). Apriamo una parentesi…Ma non credete anche voi che il nome di questo quartiere sia spettacolare??? Mala Strana! Halloween perenne!

Comunque, torniamo a noi. Il “Santo Bambino” è una statua di cera, che rimase danneggiata in episodi bellici nel XVII secolo. Fu restaurata e divenne oggetto di culto. Al “Santo Bambino” furono attribuiti miracoli, anche durante l’assedio di Praga da parte degli svedesi nel XVII secolo. Ex voto cominciarono ad essere depositati, fra i quali anche quelli dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria. A cambiare gli abiti della statuetta furono incaricate due pie donne, seguite a metà del 1700 dalle Dame Inglesi. Ancora adesso la statua viene avvolta da una cotta bianca, sovrapposta da una tunica bianca, da una dalmatica di diverso colore, mentre il vestito finale è un piviale, con collarini di pizzo. Il guardaroba ha raggiunto il centinaio di modelli, il più antico è del 1700. Fra essi, quello fatto cucire dall’imperatrice Maria Teresa. Fra gli ultimi, quello donato da una famiglia della Sicilia.

031 018Visto che abbiamo parlato di episodi bellici è assolutamente da visitare…almeno come meta di pellerinaggio Piazza San Venceslao. Conosciuta perché uno studente universitario di nome Jan Palach, nel 1969, vi si è dato fuoco come atto di protesta per la repressione operata dall’URSS. Qunado vedi la lapide i brividi ti prendono…è assicurato.

Concludo con un una notazione pacifista!

NpTC: Cercate il cosiddetto muro della Pace in Velkopřevorské náměstí sempre in Mala Strana (è nella Piazza del Gran Priorato…anche Praga è ricca di scorci templari!). Da quando John Lennon nel Dicembre del 1980 è stato assassinato, alcuni ragazzi per commemorarlo hanno iniziato a dipingere dei graffiti su un muro del quartiere. Questo piccolo tributo si è trasformato in breve in un piccolo santuario all’Eroe pacifista, un inno all’Amore, alla Libertà, all’Immaginazione, alla Non Violenza, alla Vita, tutti concetti non molto ben visti dall’allora regime… I graffiti sono stati continuamente coperti da strati di pittura fresca (e quindi alcuni non esistono più, sono solo ricordi che trovi nelle fotografie del tempo), ma ogni volta sono stati ricreati dai giovani Attivisti che hanno rischiato per anni di essere arrestati per “attività sovversive contro lo Stato“! E così, strato dopo strato di vernice, non fu mai più possibile riuscire a tenere pulito quello che ormai veniva chiamato “il muro della Pace di John Lennon“…Anche qui si consiglia di andare presto…perchè sennò non riesci a fare neanche una foto!

NpTC: Notazione di costume…al numero 6 di Hroznovà (che, fra parentesi, è proprio vicino al muro della Pace) oltre ad esserci un localino tipico ceco, 016Hospudka Na Certovce (non hanno un sito internet ma lo consiglio vivamente per i prezzi bassi e il buon cibo), potete vedere sul muro i ricordi di tutte le piene della Moldava…compresa l’ultima del 2006!

Se ancora non siete stanchi ecco altre tre NpTC!

1) Se vi è possibile vedete la Casa Danzante in Rašínovo nábřeží 80! Niente di che, intendiamoci, ma l’impressione di vedere sul cemento la forma di due persone che ballano è carina!

2) 018083…e la Chiesa di Cirillo e Metodio dove ancora ci sono i fori dei proiettili che hanno costato la vita agli attentatori di Reinhard Heydrich (il capo della Gestapo) durante l’ Operazione Anthropoid…(vedi Wikipedia)

3)066…quando andate a Karlovo náměstí guardate ai numeri 40,41 all’altro lato della piazza, la Casa di Faust vi sta osservando (ora al piano terra c’è una farmacia).

Questa piazza è comunque ricca di storia…vedete la torre che costeggia uno degli angoli (Vodičkova 2/3)? Benissimo…quella è la torre da dove, ancora una volta, hanno defenestrato un po’ di gente…sembra che sia stato lo sport popolare per molto tempo! 🙂

Fate viaggiare...

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